Giuria e Premi

Marco Bertozzi

Documentarista, storico del cinema, fa parte di quel gruppo di autori che negli ultimi anni ha contribuito alla riscoperta e alla rinascita del cinema documentario italiano. Si laurea in architettura nel 1989, all’Università di Firenze, con un documentario su Rimini, la sua città, e studia cinema con Ermanno Olmi, a Ipotesi cinema, e al DAMS di Bologna. Realizza film sugli immaginari urbani e sulle identità culturali fra i quali “Note per quattro amici” (1992, Gabbiano d’argento ad Anteprima di Bellaria), “Rimini Lampedusa Italia” (in concorso al Torino Film Festival 2004, premio Roberto Gavioli per film sul mondo del lavoro), “Appunti Romani” (2004, presentato al Festival di Locarno e alla galleria Jeu de Paume di Paris e vincitore, fra gli altri, del Mediterraneo Video Festival di Paestum e della Mostra Big Screen 2006, in Cina), “Il senso degli altri” (vincitore del Sole e luna doc Festival di Palermo, 2008), “Predappio in luce” (2008, presentato al Festival del Film di Roma e vincitore del Festival del Cinema d’Arte di Asolo). Dopo il dottorato in Storia e filologia del cinema (Università di Bologna e di Paris8) insegna Cinematografia documentaria al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, all’Università Roma Tre e alla Facoltà di Beni Culturali dell’Università di Macerata. Attualmente è Professore associato alla Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia. Ha pubblicato, fra gli altri, “La Veduta Lumière”. “L’Immaginario Urbano nel Cinema delle Origini” (Bologna, 2001), “L’Occhio e la Pietra”. “Il Cinema una cultura Urbana” (Torino, 2003) e curato “L’Idea Documentaria”. “Altri Sguardi dal Cinema Italiano” (Torino, 2003) e “Schermi di Pace” (Roma, 2006). La sua “Storia del documentario italiano” (Marsilio, 2008) ha meritato il Premio Domenico Meccoli e il Limina Awards 2009 quale miglior libro di cinema dell’anno.

 

Cecilia Mangini

È una delle più importanti esponenti italiane del cinema documentario. Giornalista, saggista e critica cinematografica, ha scritto su «Cinema nuovo», «Eco del Cinema», «Cinema ’60», «Il Punto», «Rotosei», e ha svolto attività di organizzatrice di cineclub, fondando a Firenze il Controcampo. Il suo esordio cinematografico è del 1958 con “Ignoti alla città”, che segna l’inizio della sua collaborazione con Pier Paolo Pasolini. Negli anni ha diretto numerosi documentari, alcuni dei quali firmati insieme al marito, Lino Del Fra. Fra questi, è da ricordare, nel 1961, “All’armi siam fascisti”, un ampio documentario di ricerca storica sul fascismo, realizzato in collaborazione con il noto critico Lino Micciché. Nel 2009, a riconoscimento della sua lunga carriera, le è stata assegnata la Medaglia del Presidente della Repubblica che l’ha indicata quale pioniera del documentario in Italia.

 

Antonio Medici

Laureatosi in Storia e critica del Cinema nel 1993, presso l’Università “La Sapienza” di Roma, si occupa di cinema come critico e ricercatore, come promotore culturale, come formatore. È docente di “Cinematografia Documentaria” presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre e di “Archivi Audiovisivi” presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi della Tuscia. Critico cinematografico e saggista, ha collaborato e collabora con riviste specializzate di cinema («Cinema Nuovo», «Cinemasessanta», «Cinecritica») e ha pubblicato diversi volumi, curando, fra l’altro, gli «Annali» della Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (Filmare il lavoro, 2000; Il Pci e il cinema tra cultura e propaganda, 2001; L’immagine plurale, 2003; Schermi di guerra, 2003; Guida agli Archivi audiovisivi in Italia, 2004). Con il regista Daniele Vicari ha scritto la sceneggiatura del film documentario “Il mio paese” (2006), presentato come evento speciale alla 63a Mostra del cinema di Venezia (premio David di Donatello). Attualmente fa parte del Consiglio nazionale del SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani).

Premi

La Giuria assegnerà un premio alla Migliore Opera Documentaria in concorso e assegnerà inoltre due menzioni speciali: Memoria e Migranti.

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