I vincitori della 5ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival

Si è conclusa sabato 26 novembre, a seguito di tre giorni di proiezioni e incontri che hanno registrato una grande partecipazione di pubblico, la 5ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival.
Come già annunciato a partire da oggi, domenica 27 novembre, sarà online, sul sito ufficiale del festival, la riunione finale della Giuria (composta da Marco Bertozzi, Cecilia Mangini e Antonio Medici) durante la quale sono stati indicati i vincitori e le motivazioni che hanno portato a sceglierli rispetto agli altri film in concorso.
Durante la riunione la Giuria a scelto di non assegnare la Menzione “Memoria ed ha invece istituito una Menzione Speciale della Giuria.

Questi i premi assegnati:

Premio Miglior Opera Documentaria al film di Mattia Epifani Rockman, “Per lo stile del visivo e per il valore aggiunto e decisivo di una struttura forte che utilizza la rievocazione della nascita del reggae come momento libertario della gioventù che si batte per la sua gioia di esistere e per i suoi diritti, oggi così lividamente denegati”.
Menzione “Migranti” al film di Gaetano Crivaro e Margherita Pisano Good Buy Roma, “Per aver realizzato il ritratto corale e partecipe di una comunità multietnica, che si è costituita ed ha trovato un suo equilibrio lottando insieme per trasformare in casa una caserma abbandonata a Roma. Un film attento alle geometrie visive e sonore degli spazi e delle relazioni, all’allegria del costruire insieme e alla inquietudine del futuro,  in cui c’è il rischio di uno sgombero”.
Menzione Speciale della Giuria al film Il futuro del mondo passa da qui di Andrea Deaglio, Per la qualità dello sguardo sulle nostre frontiere urbane, geografiche e antropologiche. Un film a narrazione debole e intensità forte, lontano da sociologismi di maniera e intriso di sospensioni magiche. Una raffinata “visione fuori raccordo,” fra volti paesaggio e momenti epifanici”.

*A causa di una brutta influenza Cecilia Mangini non è potuta intervenire alla Cerimonia Premiazione del Festival, ci ha tenuto però a lasciare un messaggio rivolto a tutto il pubblico del Visioni Fuori Raccordo Film Festival
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27
nov 2011

Al via la 5ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival

Prende il via giovedì 24 novembre al Nuovo Cinema Aquila (Roma) il Visioni Fuori Raccordo Film Festival, il festival cinematografico che da 5 anni si propone di indagare le periferie del nostro Paese, le sue aree marginali e le sue realtà invisibili.
Una sola sezione competitiva per la quale sono stati selezionati 10 documentari. La giuria composta da Cecilia Mangini, fra le più importanti esponenti del cinema italiano, Marco Bertozzi, documentarista e storico del cinema e Antonio Medici, critico cinematografico e docente universitario, assegnerà un premio alla Migliore opera e due menzioni speciali: Memoria e Migranti. L’opera vincitrice sarà inserita nella programmazione primaverile del Nuovo Cinema Aquila.
Anche quest’anno sarà rinnovata l’iniziativa, lanciata nel 2008, riguardante i lavori pubblici della giura che ormai rappresenta uno dei caratteri distintivi del Festival. Al fine di dare trasparenza al lavoro dei giurati e al contempo favorire una concezione dei festival come luoghi di riflessione e confronto culturale, i giudizi dei giurati su ogni film in concorso e la riunione della Giuria saranno ripresi e trasmessi online.
Come di consueto il programma del Festival sarà arricchito da due Eventi Speciali Fuori Concorso durante i quali saranno presentati: Poi venne la casa vera di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri (giovedì 24 novembre alle ore 21), documentario che ripercorre il “problema della casa” a Roma dal dopoguerra ad oggi, e This is my land… Hebron di Giulia Amati e Stephen Natanson (venerdì 25 novembre alle ore 21), un implacabile viaggio in una “terra contesa” alla scoperta degli aspetti più nobili, mostruosi e contraddittori dell’animo umano, già vincitore del Festival di Bellaria.
L’edizione 2011 si chiuderà sabato 26 novembre alle ore 22.00 con l’Omaggio ad Ansano Giannarelli, autore e regista recentemente scomparso, fra gli ‘ispiratori’ e grande sostenitore del Festival di cui è stato più volte membro della Giuria. Per l’occasione sarà presentato, grazie alla collaborazione dell’AAMOD e di Rai Teche, il film La ‘follia’ di Zavattini prodotto da Rai con la collaborazione di Reiac Film. Il documentario, realizzato da Giannarelli nell’82, non è un semplice making-of o backstage del film di Cesare Zavattini, La vertitàaaa, ma è anche una riflessione metalinguistica e soprattutto un ritratto ed insieme un autoritratto del maestro e del suo allievo. Giannarelli racconta il “suo” Zavattini, un maestro di intelligenza sovversiva e di spiazzante semplicità, un teorico rivoluzionario e un cineasta ostinatamente dilettante.
Il Festival, diretto da Luca Ricciardi con il coordinamento artistico di Giacomo Ravesi, è realizzato grazie al contributo della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura, Arte e Sport e al sostegno della Roma Lazio Film Commission e dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ed è prodotto dall’Associazione LABnovecento in collaborazione con il Circolo Gianni Rodari Onlus .

20
nov 2011
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